Pozzoli dal 1875

La Bresaola ha origini antiche: le prime testimonianze risalgono infatti al 1400.
Ma solo quella prodotta nella provincia di Sondrio può chiamarsi Bresaola della Valtellina I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). In queste valli
l’aria fresca, asciutta e aromatica che discende dalle Alpi, si incontra con l’aria più mite del fondovalle, generando così le condizioni ideali per la stagionatura del prodotto.
Qui dal 1875, nel pieno rispetto della tradizione e solo con i migliori tagli delle cosce bovine, la Pozzoli produce la sua Bresaola, al tempo chiamata Brisaola, con uno scrupolo ed una cura che ne esaltano la qualità e l’aroma. Successivamente alla costituzione del Consorzio di tutela si è abbandonato il termine Brisaola e si è adottato quello attuale “ Bresaola della Valtellina IGP “.
Nel 1996 la Bresaola della Valtellina ha ottenuto dall’Unione Europea la I.G.P., il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta.

Chi è Pozzoli

Nell’anno  1875  nella città di Chiavenna, inizia  l’attività  di macelleria  della famiglia  Pozzoli. Prosegue sino  all’inizio degli anni ’80,  dove  si specializza nella  produzione di Bresaola, al tempo chiamata Brisaola, nel comune di Prata Camportaccio su una superficie di 1.000 metri quadrati. Nell’anno 1995 un altro passo importante: la costruzione del nuovo opificio nel comune di Gordona (SO) con 10.000 metri quadrati coperti e un’area di 36.000 metri quadrati, aumentando le maestranze da 17 unità alle attuali 130. Oggi, come una volta, il rispetto delle tradizioni e l’attenzione scrupolosa alla qualità, guida i “Mastri Bresaolat”, in ogni fase produttiva.

Qualità e professionalità

Oggi la vera Bresaola della Valtellina è garantita dal marchio comunitario IGP (Indicazione Geografica Protetta), utilizzato esclusivamente dai produttori della Provincia di Sondrio. Il marchio è riconosciuto solo ai maestri salumieri che si attengono al rigoroso Disciplinare di Produzione, sotto la stretta sorveglianza dell’Organismo di Controllo CSQA Certificazioni S.r.l. e del Consorzio di tutela, autorizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.